Il Reverse Charge non si applica ai soggetti in 398

 Con la legge di stabilità 2015 è stato esteso il meccanismo del reverse charge anche ai servizi di pulizia.

Il reverse charge (inversione contabile) è un particolare meccanismo di applicazione dell'IVA per effetto del quale, negli specifici casi previsti dalla legge, chi acquista un bene o riceve una prestazione di servizi è tenuto all'assolvimento dell'IVA al posto del cedente o prestatore.

In forza del reverse charge, all'assolvimento dell'IVA è dunque tenuto l'acquirente del bene o del servizio; il cedente o prestatore, a fronte del servizio effettuato o del bene ceduto, emette quindi la fattura senza aggiungere l'IVA.

Con la circolare 14/E del 27 Marzo 2015 l’Agenzia ha chiarito che il meccanismo della inversione contabile non trova applicazione alle prestazioni di servizi rese nei confronti di soggetti che beneficiano di particolari regimi fiscali, tra cui gli enti in regime 398/91 che applicano l’iva forfettariamente.

Pertanto  tutti i soggetti in 398 continueranno a ricevere le fatture relative ai servizi di pulizia con il regime ordinario.